Per l'affidamento conta
la volontā  del minore.

Stella Marlene

Stella Marlene

Anche mia figlia, Stella Marlene Poli fu rapita e trasferita in Danimarca dalla madre danese.
Dal 13 settembre 1987 č SCOMPARSA.

Nonostante che, per ottenere il solo diritto di visita, il padre abbia obbedito ad ogni condizione impostagli dalla Corte d'Appello Danese da oltre dieci anni non vede la figlia, rapita dalla madre danese, non riceve nessuna informazione di lei e il denaro che gli chiedono per il suo mantenimento č il solo cenno che ha per saperla ancora in vita. Le sentenze dei tribunali danesi giustificano tutto questo dal fatto che il padre č un italiano e non un cittadino danese.

Nel 1993, a totale insaputa del padre, Stella Marlene si vide cancellato parte del suo nome (Marlene) ed il suo cognome italiano e le fu imposto quello dell'ultimo marito danese della madre, cosė hanno privato la bambina delle sue origini familiari e della cittadinanza italiana. Ora non potrā  permanere in Italia senza un permesso di soggiorno, non potrā  votare e neppure ereditare. Anche la Regina di Danimarca ha insensibilmente ignorato l'accorato appello del Presidente della Repubblica Italiana con il quale richiese allo Stato danese il rispetto dei pių elementari diritti della bambina.

Stella Marlene non č solo vittima dell'irresponsabile e sconsiderato egoismo di sua madre che la nasconde al padre ma, come altre centinaia di fanciulli italiani rapiti, essa č perseguitata anche dalla palese ed incivile discriminazione che molti giudici di certi Stati, anche europei, riservano nei confronti dei genitori italiani reclamanti, che vengono trattati alla stregua di arroganti intrusi.

Mia figlia, ormai un'estranea

La storia di Bruno Poli, da tredici anni in lotta con la Danimarca per veder riconosciuti i suoi diritti di padre. Un uomo che ha chiuso una fabbrica, č emigrato, ha passato 37 processi. Per non ottenere niente.

"Avevo una figlia, adesso non ce l'ho pių. Il legame ormai č reciso, per sempre. Forse quando diventerā  maggiorenne la incontrerō di nuovo, ma ormai per me non prova nulla. Io sono soltanto uno dei cinque mariti che ha avuto la madre. Forse quello pių vecchio". Parole dure quelle di Bruno Poli, protagonista di un racconto che si confonde insieme a quello di tanti altri uomini, ma anche donne, che hanno deciso di unirsi con un partner straniero. Per via dei capelli pių chiari, dello sguardo diverso, della voce che inciampa sui plurali e fa sembrare pių intelligenti, forse anche pių giovani e pių belli. Cosė come l'inizio č sempre una dolce illusione, un susseguirsi di giorni da incorniciare, questa lunga cronaca della fine č al contrario un ripetersi di "porte sbattute in faccia", di "governi che se ne fregano", di "razzismo nei confronti degli italiani".

Il primo gradino di questa scala al contrario, "dalle certezze alla confusione", č inchiodato al settembre1987. Dopo quattro anni di convivenza la signorina Susanne Bitsch Lauridsen che non ha mai voluto sposare il signor Poli, mentre il suo compagno che l'ha portata in Italia č in ospedale per una infezione alla cornea, fa le valige e torna nella sua natia Danimarca. E' una decisione senza appello. Addio alla villa a Barletta, addio a quel "quasi marito" col quale si č fatto un figlio. Anzi una figlia. PerchāŠ il 2 maggio 1985, "di sera, ma dopo una giornata di sole", era nata Stella Marlene Poli. E quel frugoletto segue la mamma, anche se chiede di non lasciare il suo "papino".

La notizia di quell'abbandono č un colpo dentro, nelle parti molli dell'anima. Poli esce non appena puō dall'ospedale e si precipita in quella terra fredda dove qualche anno prima, durante un viaggio d'affari, aveva incontrato e si era innamorato della ragazza. Ma ora non c'č dialogo. L'unica via č quella legale e allora si prova, si tenta di rompere il cerchio. "Solo per poter incontrare Stella e non per toglierla alla madre". Le condizioni imposte dalle autoritā  danesi sono terribili. "In pratica da un giorno all'altro mi hanno chiesto di trasferirmi definitivamente in Danimarca, di acquistare una casa e iniziare una nuova relazione, per ironia della sorte creare una nuova famiglia". Inutile spiegare che giā  si era quel che si vorrebbe ricostruire, ma č tutto inutile.

"Malgrado i consigli a lasciar perdere e dimenticare, abbandonai l'Italia e traslocai lassų". Venduta, "da oggi a domani", la fabbrica con 110 operai, acquista una casetta in campagna. Ma lo stesso Tribunale che promette di concedere il diritto di visita vieta, poi, di rivedere Stella. "PerchāŠ le radici del padre in Danimarca non sono profonde e ormai la bambina non parla pių italiano".

La battaglia diventa legale. "Avevo ragione, mi andava riconosciuta". Gli avvocati si gettano sulla storia con entusiasmo ma anche con il passo di rinoceronti in negozi di porcellane. "Se avessi saputo allora quel che so oggi, non avrei perso tempo per spiegare al mondo che un padre ha il diritto di incontrare la figlia". Anche perchāŠ gli impegni, "da questa parte", vengono rispettati. A cominciare dagli assegni per il sostentamento.
La trama perō č complicata. Condita com'č di cognomi che cambiano, di indirizzi che non si trovano, di fine settimana non lavorativi che obbligano i documenti ad aspettare. Per questo Susanne, diventata Kold Jensen, offre di far rivedere quel che si cerca da tanto tempo. Basta pagare. Tre incontri quindici milioni. Come una prostituta d'alto bordo. "Ma si accetta anche questo pur di abbracciare il frutto della proprio amore, che si vorrebbe curare quando ha la febbre, baciare il giorno del compleanno, guardare crescere". Durante i tre anni di permanenza nel paese della Sirenetta complessivamente Bruno e Stella si incontrano per "non pių di 18 ore".

Il ritorno in Italia per motivi di salute fa perdere il diritto di visita. "Ho perso un occhio e sono stato mesi in convalescenza aspettando una telefonata da lassų". Al ritorno, di fronte al silenzio, si ricomincia con le carte bollate, con le traduzioni ufficiali, i centralini che non vogliono passare il dottore troppo impegnato. "Sono serviti 22 processi per potere rivedere la mia bambina. Nel 1993, anche dietro la spinta del Presidente del Parlamento Europeo, i danesi mi riconobbero, nuovamente, quanto era giusto". L'incontro fissato il giorno di Capodanno č inutile, perchāŠ nessuno si presenta.

E non servono un'altra serie di sentenze, ben 37 fino al '98, e un appello del presidente della Repubblica, Oscar Luigi Scalfaro, per smuovere la situazione. Ma come nelle parabole se la montagna non va a Maometto: Stella Marlene, a 12 anni, si rivolge a un pizzaiolo italiano e chiede di incontrare il padre. Il commerciante si mette in contatto con Bruno che presenta subito una richiesta ufficiale. "Fu un errore. La madre, insieme con il suo nuovo marito, le fecero rimangiare tutto. E all'assistente sociale la piccola dichiarō che non mi voleva pių vedere".

Servono altri tre anni per dare coraggio a Stella, che attraverso una e-mail al sito del padre gli chiede di incontrarlo. "Schizzai da lei. Fu la cosa pių emozionante della mia vita. Durō pochissimo."

"Quando tornai a casa capii perō che ormai quella che avevo avuto davanti era una persona fatta e che avevo poche speranze per il futuro. Stella aveva voluto solamente soddisfare la sua unica curiositā : vedere l'aspetto fisico di suo padre."

Cosė, dopo tredici anni di guerra, la pace č una casa a Montalto di Montese, in provincia di Modena, una moglie e una figlia che amano e un po' sopportano questo papā  o compagno con la testa qualche volta persa fuori dalla finestra "che guarda verso nord". In un angolo, ma in vista, c'č una tazza per il caffč con sovraimpressa la scritta: "Il miglior papā  del mondo": un regalo di Stella. "E' una stupidaggine, perchāŠ per lei non sono niente, ma come faccio a buttarlo?"

23 AGOSTO 2001; ORE 10:46 - Il Nuovo, Simone Navarra

Storia di Stella

Sintesi di una ordinaria storia di bambini e padri fantasma

 

Marcio in Danimarca

 

Cara Stella, amata figlia mia, ti aspettiamo con gioia qui...

 

L'incontro dopo 13 anni

 

Era una marmocchietta di due anni e mezzo appena, quella che mi aveva lasciato, e adesso ritrovo una ragazzetta di quindici anni...
Al nostro primo incontro ella mi scruta fin nel fondo dell'anima e fa una faccia seria, non arcigna. Vuol sapere, senza dubbio, se sono venuto qui per lei...
Poi si rassicura, si lascia abbracciare e mi cinge il collo con le sue piccole braccia.
E' come il ridestarsi di Faust alla vita terrena, ma č un risveglio pių dolce e pių puro. Non finisco pių di stringermi la piccola al petto e sento che il suo cuoricino batte contro il mio cuore.
Amare un bambino vuol dire, per un uomo, farsi donna, vuol dire svestirsi della sua natura di maschio, e provare l'amore asessuale dei celesti.....
Leggere..

Bambini riportati a casa

Con mia grande soddisfazione informo che, dall'inizio della mia attivitā, prima per conto della Presidenza del Consiglio dei Ministri, poi direttamente per Studi Legali e per privati, in totale, sono giā 
oltre 95 i bambini sottratti all'estero che abbiamo fatto rimpatriare.
Bruno Poli

Ecco alcuni degli ultimi risultati di bambini che hanno goduto dell'ordine di rimpatrio:

Mario, Sara, Speranza 06/12/2018

Il tribunale inglese ha disposto in rimpatrio dei bambini, che entro il 12 dicembre dovranno tornare dal loro papā a Cuneo

Thomas e Nicolas 19/10/2018

In data 19/10/18 il tribunale austriaco ha disposto il rimpatrio in Italia dei bambini Thomas e Nicolas, che torneranno a casa dal loro papā.

Evelyn 09/07/2018

in data 09.07.2018 la piccola Evelyn , sottratta in Germania, č stata riconsegnata alla madre a Prato.

Sofia e Maria 24/03/2018

in data 24.03.2018 sono tornate a Bologna, con il padre, le piccole Sofia e Maria dalla Russia

Mia 20/05/2017

in data 24.03.2018 sono tornate a Bologna, con il padre, le piccole Sofia e Maria dalla Russia

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Josephine 11/05/2017

Josephine dovrā essere riconsegnata al padre a Livorno.

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Joel 31/03/2017

Il giudice californiano ha rimpatriato Joel, trasferito illecitamente in USA dalla madre, e l'ha direttamente consegnato al padre Andrea. Ora sono in volo verso l'Italia

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Romina 06/03/2017

in data 6 marzo 2017 la Corte messicana di Morales ha disposto l'immediato rimpatrio della piccola Romina, che dovrā essere riconsegnata al padre

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Essa Maym 08/02/2017

E' stato ordinato il suo rimpatrio dalla California per tornare a La Spezia dal suo papā

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Angla 07/02/2017

E' stato ordinato il suo rimpatrio dalla Svezia e tornerā a Roma dal suo papā

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Gabriel e Daniel 15/12/2016

La Corte di Granada (Spagna) ha disposto il rimpatrio in Italia dei minori Gabriele e Daniel che saranno riconsegnati al loro padre Francesco.

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Vincenzo 29/10/2016

La Corte di Miami (Florida) ha disposto il rimpatrio del minore Vincenzo che č stato riconsegnato al padre che l'ha riportato a Napoli.

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Pietro 03/06/2016

Dagli USA (Miami) č stato riaccompagnato dal suo papā in Italia, a Firenze, al quale č stato affidato.

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Gabriel 26/12/2015

Dall'Indonesia č stato riconsegnato alla madre che l'ha riportato a Milano.

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Lara 15/09/2015

Dal Brasile dovrā essere riconsegnata al padre e rimpatriata in Italia.

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Sofia e Lorenzo 29/06/2015

Sono stati rimpatriati il dal Messico e si trovano in Italia con la loro madre.

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Carlo, Lorenzo e Edoardo 15/06/2015

Sono rientrati da New York in Svizzera e ora si trovano con il loro papā.

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Alexandra Loredana 10/05/2015

Dalla Romania č stata riconsegnata alla madre ed giā in Italia.

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Teodoro 12/01/2014

Dalla Svizzera, dovrā essere riconsegnato al suo papā, ordinato il suo rimpatrio.

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Cristiano 01/12/2013

Dal Sudafrica riportato a casa dal suo papā.

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Caterina 15/11/2013

Dalla Polonia, č stata riconsegnata al suo papā.

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Valentino e Alexandro 07/08/2013

Dovranno essere riconsegnati al loro papā, disposto il loro rimpatrio.

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Elisabetta 05/08/2013

Dall'Ungheria, č stata riconsegnata al suo papā.

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Claudia 16/07/2013

Dal Venezuela č stata riconsegnata al suo papā che l'ha riportata a Bologna.

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Attila Ragusa 09/07/2013

Dalla Polonia č stato riconsegnato al suo papā in Belgio.

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Matteo e Ginevra 17/11/2012

Dovranno essere riconsegnati al loro papā e ritornare a Hong Kong.

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Chantal 23/09/2012

Dall'Ungheria, dovrā essere riconsegnata al suo papā.

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Cesare 13/09/2012

Dovrā essere riconsegnato al suo papā.

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Elia Manu 13/03/2012

Il Tribunale peruviano ha ordinato il suo rimpatrio in Italia e la restituzione al padre.

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Eleonora 21/02/2012

E' tornata dal Brasile dalla sua mamma.

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Rosa 03/02/2012

E' tornata dagli Stati Uniti dal suo papā.

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Bianca e Matteo 05/10/2011

Sono tornati dagli Stati Uniti e si trovano con il loro papā.

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Umberto e Nunsia 04/04/2011

Sono tornati dal Messico dal loro papā.

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Helena e Irene 14/01/2011

E' stato ordinato il loro rimpatrio dalla Finlandia in Italia, dal loro papā.

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Antonio 16/12/2010

E' stato ordinato il suo rimpatrio dall'Inghilterra in Italia e rivedrā il papā.

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Amina 05/12/2010

Dal Sudafrica, č tornata in Italia dal suo papā

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Samuele e Sofia 09/10/2010

Sono stati riconsegnati alla madre che li ha riportati in Spagna.

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Valentina 28/08/2010

Dalla Romania, č ritornata dal suo papā.

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Enrico 24/08/2010

Dall'Inghilterra č stato riconsegnato al suo papā.

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Valentina 14/01/2010

Dal Brasile, č stato ordinato dal Tribunale brasiliano il suo rimpatrio in Italia e la riconsegna al suo papā.

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Melissa 16/12/2009

Dalla Colombia, č stato ordinato, dal Tribunale colombiano, il suo rimpatrio in Italia e la riconsegna al suo papā.

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Carolina 19/09/2009

Dal Brasile, e' tornata dal suo papa'.

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Gitanjali Lucia 27/07/2009

Dalla Germania, e' stato disposto il suo rimpatrio in Italia e la riconsegna al suo papa'.

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Laura 19/06/2009

Dall'Inghilterra, č stato disposto il suo rimpatrio e la riconsegna al suo papā.

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Fabio 09/01/2009

Dalla Spagna, e' stato disposto il suo rimpatrio in Italia ed e' stato riconsegnato alla madre.

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Samuele e Sarah Michelle 18/11/2008

Dal Portogallo, č stato disposto il loro rimpatrio in Italia e la riconsegna al loro papā.

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Samuel 04/11/2008

Dalla Slovacchia, č stato disposto il suo rimpatrio in Italia e la riconsegna al padre.

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Marco 22/09/2008

Dall'Ucraina, č rimpatriato in Italia ed č con il padre.

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Blue 10/08/2008

Dalla Germania, la bambina dovrā essere rimpatriata in Italia e consegnata al padre.

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Gionatan, Daniele, Naomi, Andrea 13/07/2003

Dagli Stati Uniti, tutti i fratelli sono stati rimpatriati dal loro papā in Italia.

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E altri che hanno preferito l'anonimato.